GALASSIA MEDIA
di massa, sociali, verticali, di nicchia
Scelta Imposizione o Manipolazione?
Scenari attuali e futuri di comunicazione digitale
Di Mara Macrì e Simone Pasquali
Le realtà sono cambiate così come sono cambiati i tempi e i modi di concepire il sapere e la sua applicazione. E' in atto un nuovo paradigma che determina la rottura di quello dominante, un passaggio vissuto tramite l'era telematica e digitale che conduce al ciberspazio, considerando che il 40% della popolazione mondiale non possiede ancora alcuna facoltà di scambio. Il cosiddetto Terzo Mondo entra in Internet e gran parte dei Paesi che lo compongono, per quanto impazienti dell'accesso in rete, sono carenti delle condizioni necessarie per un normale collegamento: l’elettricità o un semplice telefono. Nei prossimi anni sorgeranno numerose Internet appliance; i microcalcolatori abilitati a Internet applicati a veicoli, elettrodomestici, edifici e a qualsiasi tipo di oggetto, diverranno i protagonisti della nuova era. Tra un decennio i calcolatori abilitati saranno talmente microscopici da poter essere inseriti nei prodotti acquistati, compresi quelli alimentari, permettendo al nostro Widget (Wireless internet digital gadget for eletronic transaction) di provvedere, istantaneamente, al pagamento on line. Subentreranno nella vita quotidiana le nanotecnologie che, attraverso l'inserimento di nano calcolatori sottopelle, potranno controllare lo stato di salute e trasmettere i dati verso un centro abilitato. Nella ricerca spasmodica di miniaturizzazione si sta passando dalla scala del micron a quella del nano e l’uomo, ben presto, sarà in grado di costruire elementi sempre più ridotti: nano-robot dotati di nano-motori, nano-pompe, nano-circuiti. E tutto ciò che oggi occupa lo spazio di un tradizionale computer verrà contenuto in elementi dalle dimensioni di una lacrima. Un processo evolutivo attuato dalle innovazioni multimediali che hanno sollecitato mutamenti in ogni settore, da quello della formazione all'informazione, dall'economia all'istruzione, alla politica. Pertanto, è meglio sapere dove andare e non sapere come, o sapere come andare e non sapere dove? Il “progresso” ci sta conducendo verso il precipizio o verso soluzioni decisive? Potrà l’uomo preservarsi dallo schiacciamento dei massicci flussi informativi? Riusciremo a realizzare algoritmi efficienti ispirati alla biologia o alla natura, che agevolino l’uomo a trovare risposte e soluzioni per questioni scomode, senza uccidere l’etica, intaccare la morale o addirittura andare contro la vita stessa e l’amore umano?
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